Un suono si disperde nella nebbia del primo mattino mentre una luce si diffonde sul mare…
L’immagine più poetica del Faro di Rimini che conduce i marinai verso un porto sicuro si intreccia alla sua lunga storia iniziata oltre 300 anni fa.
Sull’attuale Largo Boscovich, un tempo tratto di foce del fiume Marecchia, si può ammirare l’imponente struttura, opera dell’architetto Luigi Vanvitelli del 1700. I lavori iniziarono nel Settembre del 1733 ma solo nel 1754 Buonamici li completò.
Nel 1934 la Torre venne innalzata e la sorgente luminosa a gas venne sostituita con quella elettrica.
Parzialmente distrutto nel corso dei bombardamenti della seconda guerra mondiale tra 1940 e il 1945, il faro fu ricostruito nel 1946.
La base della Torre è la parte più antica del faro ed è da qui che inizia la salita fino alla sua lampada.
Tre rampe di scale conducono ai diversi piani dalle cui finestrelle si possono ammirare il Porto Canale, il mare e le colline riminesi su cui domina il Monte Titano.
Ed è proprio al terzo piano che un tempo si trovava il letto del guardiano del faro, che vegliava la fiammella durante la notte.
Da qui una piccola scala a chiocciola conduce alla lanterna, il punto più alto della torre, intorno alla quale un piccolo terrazzo si affaccia sull’immensa distesa blu, sulla Darsena e sul Canale.
Chissà se con un po’ di fortuna anche voi riuscirete a raggiungere il punto più alto della Torre?
Per saperlo non perdetevi una passeggiata sulla banchina del Porto durante la vostra vacanza a Rimini.