Riminidamare

Bellariva e la pesca della tratta

Si conclude il nostro tour tra le frazioni di Rimini sud con Bellariva. Una zona balneare costellata da hotel a conduzione familiare. Spiagge estese, rustide di pesce azzurro sui carboni alla brace durante la stagione estiva innaffiati dai vini locali: l’ospitalità è al primo posto tra gli operatori turistici. C’è una tradizione che anche a Bellariva come nelle frazioni che abbiano raccontato in questo blog ,ogni estate viene riproposta ai bagnanti e agli stessi riminesi che spesso poco sanno del loro passato.

Foto Claudia Fusi

Si tratta della pesca della tratta: tecnica adottata dai pescatori alla fine della seconda guerra mondiale a causa della crisi della pesca d’altura. Gli ingegnosi pescatori riminesi decisero a quel tempo di ricorrere ad una grande rete munita di piombi che doveva strisciare nel fondale e di galleggianti per la parte da tendere verso la superficie. Una volta portata in acqua a forma di semicerchio, la rete veniva trascinata a riva. I pescatori cominciavano a tirare i capi delle rete dalla cima, trascinandola sul fondale e fino a catturare il bottino di pesce che doveva contribuire alla sopravvivenza delle loro famiglie: sogliole, paganelli, pesci in genere di piccola taglia.

Un rito che spesso veniva accompagnato da canti popolari. Ai pescatori talvolta si aggiungevano i contadini che lasciavano per un giorno le loro terre e scendevano al mare per trovare sostentamento alla loro economia familiare. Oggi questa pratica è vietata ma a Rivazzurra come anche nelle altre zone da Miramare, Marebello e Rivazzurra la tratta offre un grande spettacolo. Sono gli stessi turisti che a volte si cimentano aiutando a i pescatori a tirare la rete verso la riva. E il divertimento è assicurato.

Per alloggiare a Bellariva guarda qui.

4 pensieri su “Bellariva e la pesca della tratta

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